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Storicità dei Vangeli

Il racconto premarciano della Passione di Gesù

Ci sono dettagli nei vangeli che ad una prima lettura non destano particolare attenzione, mentre se considerati in base al contesto storico al quale si riferiscono rivelano dati preziosi e sorprendenti. Ad esempio, nel racconto della Passione fatta da Marco, ci accorgiamo di un dettaglio che può essere illuminante circa la datazione di questa particolare parte del vangelo di Marco. Si parla del sommo sacerdote che giudicò Gesù, ma non viene mai nominato, come se il sommo sacerdote fosse ancora in carica all’epoca della stesura del racconto. Ora, sappiamo che il sommo sacerdote in questione è Caifa, che ricoprì questa carica fino al 37 d.C.

R. Pesch sostiene che questa parte della passione di Marco detta premarciana risale alla primitiva comunità cristiana, praticamente contemporanea agli apostoli, e  scritta sicuramente appena 2 o 3 anni dopo i fatti della passione e risurrezione di Cristo, in quanto si evince che i componenti della comunità destinataria (e/o autrice) dello scritto premarciano, conoscevano bene il sommo sacerdote ancora in carica a Gerusalemme.

 “Nella storia premarciana della passione (risalente alla comunità primitiva di Gerusalemme) che sarà stata concepita ancora nel periodo della sua amministrazione (prima del 37 d.C.) si supponeva probabilmente la conoscenza del suo nome (come quella di molti altri dettagli)”. (R. Pesch, Il Vangelo di Marco, ed. Paideia, p. 597)

Dall’osservazione che nell’interrogatorio davanti al Sinedrio si parla cinque volte del sommo sacerdote senza chiamarlo per nome nel Vangelo di Marco (14, 53.54.60.61.63) Pesch deduce con molta perspicacia che la storia della Passione premarciana a disposizione del più antico evangelista debba essere stata redatta ancora durante il ministero di Caifa, ossia prima del 37 d.C. , quando il lettore poteva identificare da solo il titolo senza nome con Caifa, che ne rivestiva ancora la carica. A differenza di Mc. Mt e Gv aggiungeranno in seguito il nome, parlando sempre del “sommo sacerdote Caifa” (cfr. Mt 26,3.57; Gv 11,49; 18,13.14.24.28; per l’identificazione lucana cfr. Lc 3,2 e At 4,6). Anche chi non è disposto a seguire Pesch e la sua acuta osservazione, difficilmente potrà sfuggire all’argomento del primo decennio  dopo la Pasqua, con la sua richiesta di materiale fondato per la predicazione, la catechesi, la missione, la discussione con gli avversari. Tutto fa pensare ad una redazione precoce di un racconto della Passione sullo stile di quello premarciano."

(Da: W. Bosen, L’ultimo giorno di Gesù di Nazaret, ed. Elledici, p. 30)

 
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